MediaPoint 3.6
di Paolo Griselli
L'Activa è in pochi anni diventata il punto di riferimento per una vasta parte dell'utenza Amiga. Reduce dall'incredibile successo riscosso dal noto software di modellazione tridimensionale Real 3D (prodotto dalla Realsoft Fillandese), si ripresenta sul mercato proponendo l'upgrade di un giovane, anche se già famoso, editor per lo sviluppo di applicazioni multimediali: MediaPoint.
Prodotto dalla omonima MediaPoint Int., una geniale software house olandese, si propone come alternativa a niente meno che Scala, ossia il programma che detiene la leadership nel campo delle applicazioni multimediali.
Sotto molti punti di vista si nota una certa rassomiglianza tra i due programmi: Scala ha il merito di aver introdotto tecniche per la progettazione e visualizzazione, tramite l'integrazione multimediale, estremamente potenti e, allo stesso tempo, incredibilmente facili da applicare. E' naturale che un tale concerto di potenza e intuitività, sia stato preso come riferimento per lo sviluppo di programmi omologhi.
Sia ben chiaro, comunque, che MediaPoint è tutt'altro che un semplice clone. Esso è infatti dotato di una forte personalità propria, tanto da ambire al posto di antogonista, nel panorama multimediale di Amiga.
Abbandonando l'aspetto epico della faccenda, vediamo di analizzare i "come" e "perché" di un editor multimendiale.
Per chi non lo sapesse, un programma come MediaPoint nasce per semplificare, o meglio, rendere possibile l'assemblaggio di particolari applicazioni, dette appunto multimediali.
Caratteristica principale di tali prodotti è la predisposizione alla comunicazione di un messaggio. Miscelando con arte immagini, testi, suoni, ed avvalendosi di strumenti hardware di supporto, essi sono in grado ad esempio, di guidare un utente lungo un percorso logico, fino al raggiungimento della particolare cellula informativa ricercata.
Utilissimo è quindi l'impiego in circostanze specifiche, come conferenze, InfoBox, e via dicendo.
Spesso, programmi simili, vengono utilizzati alla stregua di titolatrici, consentendo una sostanziale riduzione del costo macchina. In questo caso, l'unica loro funzione è la sovrapposizione di oggetti (testi, immagini, ... ) a sequenze filmate.
Come accennato, i programmi tipo MediaPiont si avvalgono spesso di harware aggiuntivo. Parliamo ad esempio di LaserDisc, oppure di schede audio e video, nonché di stampanti e via dicendo. Essenziale quindi risulta la dotazione di driver preposti proprio a consentire il dialogo tra programma ed apparecchiatura.
Come avremo modo di vedere in seguito, MediaPoint è sotto questo aspetto molto versatile. Nella sua dotazione sono presenti numerosi driver per la gestione delle periferiche più comuni. Se non bastasse, è possibile contattare derettamente la casa sviluppatrice per procurasene di adatti alle proprie necessità.
Il flusso logico delle informazioni è gestibile tramite il suo linguaggio, proprietario. Grazie all'interfaccia grafica estremamente intuitiva, all'utente non è nella maniera più assoluta richiesta la conoscenza di tale idioma.
L'applicazione nasce grazie a pochi click del mouse: l'uso della tastiera è veramente limitato al minimo indispensabile.
Per non annoiarvi, finiamo qui la panoramica sul prodotto, passando velocemente all'analisi più specifica delle funzioni e degli strumenti in dotazione.
Questa e' solo una parte dell'articolo pubblicato su Enigma Amiga Run di Gennaio numero 60. E' possibile ricevere l'arretrato chiamando il numero (02)38.01.00.30 tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 12.30